Cronaca di un itinerario bolognese alla ricerca dei tagliandi per il concerto.

Emanuela Susmel

Alle 10 di sabato 26 gennaio è scattata l’ora X per l’acquisto – non on line – dei biglietti per i concerti che Vasco Rossi terrà a Torino e a Bologna nel prossimo giugno. L’acquisto on line tramite il sito www.ticketone.it era invece iniziato il giorno prima. In entrambi i casi, la vendita continuerà senza limitazioni temporali fino all’esaurimento dei biglietti.

Sistema in tilt

Sarà la indiscussa popolarità di Vasco; sarà forse anche il fatto che questi concerti segnano il suo ritorno sulle scene dopo quasi due anni: fatto sta che a metà mattina del primo giorno di vendita dei biglietti, il sistema era già andato in tilt.
Eccovi la cronaca, ora dopo ora, di un itinerario bolognese alla ricerca di 4 biglietti – posizione “prato” – per uno dei concerti che il Komandante terrà a Bologna.

La cronaca ora per ora

Non volendo rischiare l’esaurimento dei biglietti, il giorno prima avevamo preso qualche informazione sulle modalità di prenotazione e di pagamento in una ricevitoria, nel cuore della città, autorizzata dal circuito Ticketone alla vendita dei biglietti dei concerti in questione: ci era stata preventivata una lunga coda, all’indomani, e la possibilità di acquistare i ticket pagandoli unicamente in contanti.
Con un ritardo di tre quarti d’ora rispetto all’inizio della vendita, alle ore 10,45 di sabato 26 gennaio entriamo nel negozio, con i soldi necessari per l’acquisto di 4 biglietti in posizione “prato”. Avevamo pensato che non presentarci lì all’apertura della vendita equivalesse a eliminare in parte la coda che ci aspettavamo di dover fare, sostando minuti, forse ore in fila, al freddo di una qualunque giornata invernale. Il nostro stupore è grande quando notiamo che nella ricevitoria non c’è quasi nessuno, se non qualche cliente che sta acquistando un pacchetto di sigarette.

Tentiamo altrove

È stato sufficiente avvicinarci al banco dedicato alla vendita dei biglietti dei concerti, per sentirci dire che il sistema è andato in tilt: “I posti non sono finiti e quindi sono ancora acquistabili, ma non è possibile stampare i biglietti. Provi in un’altra ricevitoria, sempre che non abbiano anche loro questo problema. Qui è tutto bloccato e non so fino a quando”. Su nostra richiesta, ci viene indicata una tabaccheria in zona universitaria, vicino ai Viali di circonvallazione.

All’Urp del Comune

Essendoci parecchia strada da percorrere a piedi per raggiungerla, preferiamo dirigerci verso l’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune, nell’adiacente Piazza Maggiore: qui chiediamo aiuto nel capire quali siano, in città, le ricevitorie autorizzate alla vendita dei biglietti del circuito TicketOne. L’addetta al front-office si mostra cordiale e più che disponibile: al termine di un’articolata navigazione su vari siti internet, ci fornisce un elenco di quanto richiesto. Una curiosità: notiamo che la ricevitoria che aveva problemi nella stampa dei biglietti non è censita.

Spuntano due nuove date

Trovandoci ancora nelle vicinanze del negozio visitato poco prima, entriamo nuovamente, più per la curiosità di sapere se il problema sia stato risolto che per altro. Ci viene ribadito che nulla è cambiato rispetto a poco prima ma una novità – grossa – in realtà c’è, anzi due, entrambe evidenziate su un foglio attaccato a un vetro: sono state aggiunte due date del concerto di Vasco. Per la precisione, il 14 giugno allo Stadio Olimpico di Torino e il 26 giugno allo Stadio Dall’Ara di Bologna. Approfittiamo anche noi del classico “aiuto da casa”, che risolve gli enigmi nei quiz televisivi: invochiamo l’help di chi, da casa, può accedere a internet. Chiediamo – e la troviamo sul sito www.ticketone.it – la conferma delle due nuove date. Nel frattempo, invitiamo il nostro aiutante a verificare se sia possibile l’acquisto dei biglietti on line, nel caso il problema della stampa si verificasse anche altrove. Ci viene risposto che ciò è possibile, così come è possibile tenere la richiesta in sospeso per 5 ore dall’inserimento dei dati. Rispetto all’acquisto non on line, però, il prezzo è maggiorato di 9,99 euro, richieste per l’invio dei biglietti al proprio domicilio (voce Corriere Espresso Italia).

Un’altra ricevitoria

Proseguiamo intanto il nostro pellegrinaggio alla ricerca di una ricevitoria autorizzata e possibilmente senza problemi di stampa. Elenco alla mano, decidiamo di dirigerci verso la zona universitaria, nelle cui vicinanze vi sono ben due tabaccherie che fanno al nostro caso. In ordine di percorso, ci imbattiamo nella prima. La fila che vediamo nei pressi ci fa sperare che, almeno qui, il sistema non sia – ancora – andato in tilt. Entriamo e capiamo subito che usciremo da lì con i biglietti in mano. Ma per quali posti?

Solo in curva

I gestori delle ricevitorie avevano sicuramente preventivato un sabato di super lavoro, ma si sarebbero aspettati che, digitando la richiesta di posti sul prato, sarebbero usciti biglietti per la curva? �
Questo è esattamente ciò che è successo in quella ricevitoria. Il ragazzo prima di noi ha chiesto ben 9 biglietti per la posizione “prato” e sta attendendo prenotazione e stampa già da interi minuti. Nel frattempo, il sistema emette automaticamente ticket in posizione “curva non numerata”: di quelli, ci dice rivenditore, ce ne sono quante ne vogliamo.

Missione compiuta

Guardiamo l’orologio, che segna le ore 11,40: è trascorsa quasi un’ora dall’inizio della nostra avventura. Quando chiediamo quanto tempo occorra per acquistare 4 biglietti in posizione “prato”, il gestore alza le mani dicendo: “Non glielo so dire. Se vuole, ho dei posti in curva, costano anche meno”. Diamo un’occhiata veloce sul banco: un blocchetto intero di ticket posizione “curva” giace in bella vista, invitanti più che mai. Dopo cinque minuti usciamo dalla tabaccheria con in mano 4 biglietti per il concerto del 26 giugno. Ci siamo accontentati: saremo in curva anziché sul prato, più distanti dal cantante, in quella che si preannuncia già come una serata indimenticabile. Ma per cantare insieme a lui vanno benissimo. E poi siamo contenti di aver risparmiato denaro ma soprattutto tempo. E anche i 9,99 euro richiesti via internet.

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